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Come realizzare una pressa per fiori e piante.


Oggi vi invito a realizzare insieme a me una piccola
pressa per l'essicazione dei fiori, come si usava anticamente
quando si voleva realizzare un erbario.
Non serve molto materiale: due tavolette di legno spesse un centimetro 
(che mi son fatta tagliare dal falegname), quattro viti lunghe ed
altrettanti dadi a farfalla.


Ho tracciato su una delle tavolette, con la matita, delle linee 
parallele ai bordi per determinare i quattro punti da forare
per poter inserire le viti che collegano le due basi della futura pressa.


Una volta trovati i punti, li ho forati ( o meglio: li ha forati mio marito!)
con il trapano con una punta da 5 mm.


Ho inserito le viti, le ho fermate con i dadi a farfalla e ho decorato
la pressa, ormai ultimata strutturalmente, con un'immagine 
tratta da un erbario, stampata su delle cartoline di Ikea.


Perché la pressa assolva alla sua funzione, ho ritagliato 
da una scatola da imballaggio, quattro rettangoli da 15x18 cm, 
che fungono da divisorio tra i fogli di carta assorbente (in tutto otto)
in mezzo ai quali vengono inseriti i fiori da pressare.



Una volta accomodati i fiori basta inserire i fogli di carta ed
i relativi divisori di cartone tra le due tavolette della pressa,
e avvitare per bene le viti e i dadi, facendo attenzione a non
stringere eccessivamente per non far curvare il legno.


E questo é il risultato di dieci giorni nella pressa!
I fiori si sono essiccati perfettamente ed hanno mantenuto
i loro colori vividi come se fossero ancora freschi!


Forse con la mia bimba realizzeremo dei delicati quadretti
floreali per la sua stanza, o forse realizzeremo
un vero e proprio erbario, o useremo i piccoli e delicati
fiori dalla consistenza della carta velina,
per decorare dei romantici biglietti di auguri!


Alla prossima!

Decorazioni autunnali

Benché le temperature qui a Roma siano ancora
decisamente estive, l'atmosfera autunnale cerca comunque di farsi largo
tra gelati, vestitini leggeri e sandali.
A casa mia, come sapete, non ho perso tempo e, appena
é caduta la prima foglia dal platano che vedo dalla mia finestra,
l'ho colta e l'ho usata per creare una piccola decorazione naturalistica.
Con i giorni la piccola decorazione si é via via ingrandita
diventando questo piccolo ma variegato angolo
d'autunno sul mio terrazzo.


Sta lì oramai da quasi un mese; ogni tanto sostituisco
qualche foglia che si é seccata troppo; tolgo i fiori che si sono appassiti
e li metto freschi; arricchisco la composizione con
nuovi rami di edera o di vite americana rosso bordeaux!


Per realizzare questa piccola mise en place ho voluto
usare dei vasetti di vetro bianchi ed arancioni
che richiamassero il colore delle zucche,
altre grandi protagoniste di questo periodo dell'anno.
Se volete sapere come li ho realizzati,
vi aspetto qui dopodomani,
per il consueto appuntamento con il DIY del mercoledì!


Alla prossima!


Manuela




Una composizione ispirata ai quadri di Laurence Amelie

In uno dei miei frequenti raid dal fioraio ho trovato dei bellissimi
rami di colmi di bacche acquose color rosa, dalla tonalità più tenue alla più intensa.
Ho chiesto a che tipo di pianta appartenessero; mi é stato risposto
che erano bacche di rosa selvatica ma sono certa che non c'entrano nulla con le rose
le cui bacche sono notoriamente di color arancio scuro e dalla forma un po' allungata.


Dalle ricerche che ho fatto ho ipotizzato che potrebbero essere....
tutto fuorchè bacche di rosa!
In ogni caso la loro bellezza é indubbia, con le mille sfumature di rosa,
la disposizione a grappolo delle bacche sui rami, lunghi e sottili.


Ne ho presi tre rami, li ho accostati a due grandi fiori di ortensia
dal colore verde-autunnale e qualche fiore di Queen Anne's Lace....
Il risultato? Una composizione semplice e accattivante nello stesso tempo!


Mi ha fatto pensare ad uno di quei  meravigliosi quadri di gusto impressionista
della bravissima Laurance Amelie, di cui sono una fan irriducibile,
in cui sono raffigurati rovi parzialmente sfioriti e fiori selvatici in colori pastello,
la cui neutralitá dei toni viene interrotta qua e là da tocchi di colori saturi,
perlopiù rosa intenso.


Come al mio solito, quando qualcosa colpisce così la mia immaginazione,
non posso trattenermi dallo scattare decine di foto, nella speranza di catturare
ogni singolo particolare e cristallizzarlo nel tempo...



Sono ancora là sul tavolino del salotto i tre rami misteriosi.
Col passare dei giorni le bacche acquose si sono avvizzite ed i rami si sono scuriti, 
rimanendo comunque bellissimi...
Chissá  se saprò mai di che pianta si tratta!
Anzi, a proposito! Se qualcuno di voi sa dirmi qualcosa di più 
su queste bacche, non esiti a scrivermi!


Ora vi saluto e vi dò appuntamento a domani per la nuova rubrica "Le soffitte della Storia".
Noi invece ci ritroviamo mercoledì.
Alla prossima!

Manuela

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