Circa un mese fa, mentre ero con mia sorella nel giardino vicino casa sua, mi sono accorta che c'era un olivo incredibilmente carico di olive nere mature, grosse e succose come poche volte ne ho viste.
Stavano lì, appese, in attesa di cadere al primo temporale o beccate dagli uccelli. Non ho resistito!
Così, armata di busta, e con l'aiuto di mia figlia e dei miei nipotini, ne ho raccolte un paio di chili, dovendo rinunciare, in mancanza di una scala, a raccogliere le olive sui rami più alti.
Una volta rientrata a casa le ho lavate, asciugate e sono corsa a cercare su internet il modo migliore per conservarle. Sui vari siti che ho consultato ho trovato doversi metodi per renderle dolci e commestibili: chi consigliava di metterle in salamoia per circa un anno (!!), chi di infornarle, o lessarle o metterle sotto sale per un mese.
Quest'ultima versione mi era familiare. In effetti, tanti anni fa, avevo già provato a mettere delle olive sotto sale, su suggerimento di mia suocera, ma ricordo perfettamente che, dopo un mese di attesa, le dovetti buttare perchè erano rimaste amare come appena colte, solo molto molto salate.
In ogni caso, questo metodo del sale, mi è parso quello più adatto alle mie esigenze e alla mia pazienza.
Così ho proceduto a sistemare le olive in un recipiente chiuso, alternandole a strati di sale grosso. Ecco! Penso proprio che il fatto che il sale che ho usato fosse quello grosso e non quello fine, abbia fatto la differenza, perchè le olive, in capo a venti giorni avevano perso moltissima acqua di vegetazione, erano rimaste comunque succose e salate al punto giusto!
Dopo circa un mese dalla raccolta, le ho quindi potute già gustare, dopo averle ben lavate, eliminando così il sale in eccesso, asciugate, e condite con un filo di olio e abbondanti semi di finocchio.
Ora ho una bella scorta per l'inverno, anche se credo proprio che non arriveranno neanche a Natale, per quanto sono buone!!
Alla prossima!
Ciao
RispondiEliminaanche il mio piccolo olivo è carico di frutti....ancora qualche giorno e si raccoglie.
Baci
Elena