Barattoli etichettati

Da quando l'ho scoperta, qualche tempo fa, non
ne posso fare più a meno! Di che parlo?
Parlo della mitica Mod Podge, colla tuttofare, 
di nazionalità americana!
Veramente gli usi che se ne possono fare sono
infiniti e dei più vari. Eccone un esempio, oggi: 
questi barattoli di vetro con etichette plastificate.
Occorrono: barattoli da dispensa in vetro, nastro adesivo
trasparente, fotocopie a laser di etichette, acqua calda, 
pennello e Mod Podge.


Dopo aver realizzato delle etichette stile lavagna,
le ho stampate con una stampante a laser, ritagliate ed infine
rivestite interamente con il nastro adesivo per "plastificarle"
assicurandomi che non rimanessero bolle d'aria tra la carta e lo scotch.


Una volta plastificate ho ritagliato per bene i margini
e ho immerso le etichette in una ciotola di acqua calda per una decina di minuti.


Trascorso questo tempo ho grattato via la carta sul retro dell'immagine 
con i polpastrelli e con molta attenzione, per non grattare
via anche l'immagine sul davanti.
Una volta ripulita l'etichetta dalla carta in eccesso, ho ottenuto
un'immagine semi trasparente impressa sul nastro adesivo.



Con un pennello ho applicato una quantità generosa di Mod Podge 
sia sul vaso di vetro che sul rovescio dell'etichetta, e li ho fatti
aderire l'un l'altro con cura.
Una volta che l'etichetta si è ben attaccata al barattolo,
ho "sigillato"  con una passata di colla, così come
si fa con il decoupage.


Entro pochi minuti i miei vasi da dispensa etichettati
erano pronti! Ed eccoli, in bella mostra,
fare sfoggio di se su una mensola aperta della cucina!


Se vi piace questo progetto e avete intenzione di farlo
fate attenzione a comprare la colla con finitura a vetro o il risultato
sarà meno pulito!
Alla prossima!

Carrello da cucina rimodernato

C'era questo carrello porta tutto in cucina che aveva 
decisamente bisogno di una rivisitazione!
Nel generale mekeover della stanza, questo mobiluccio 
a struttura aperta, era totalmente fuori contesto.


Detesto il disordine e questo mobile contenitore
non mi aiutava a mettere ordine; per sua fortuna non volevo 
sostituirlo con uno nuovo, così.....


Vi ricordate i cassetti di cui vi ho parlato lo scorso
mercoledì nella settimanale rubrica del fai da te?


Ecco a cosa mi sono serviti: a "salvare dalla discarica" 
un mobiletto che era ormai caduto fuori dalle mie grazie!!


Era già bello così, con i cassetti nuovi ed il bordo 
del ripiano superiore ridipinto di bianco ma, volendo strafare,
ho voluto aggiungere un motivo ad incrocio sui lati,
per conferirgli un aspetto "cottage style"! 


Con l'aiuto di un paziente novello falegname ( mio marito!),
di una sparachiodi e della solita chalk paint, il brutto anatroccolo
si é trasformato nel pezzo forte della mia cucina!


Mi piace tantissimo, con la struttura candida ed i cassetti 
color castagno! Le maniglie a conchiglia  di ferro anticato 
sono state la " ciliegina sulla torta"!


Che ne dite, un bel recupero, no?


Alla prossima!

Torta rustica patate, provolone e speck

Alcune volte, quando si ospita una cena e si 
hanno tante cose da fare, 
il banco frigo del supermercato ci viene in soccorso
con alcuni prodotti già parzialmente pronti.
E' il caso della pasta sfoglia pre-stesa e arrotolata,
con la quale si possono preparare deliziose torte rustiche e salatini.


Per il party di compleanno di mia sorella, di cui vi
ho parlato pochi giorni fa,
ho preparato una buonissima torta rustica con 
patate, speck e formaggio.
Ecco come:
ho steso la pasta in una teglia tonda,
 e l'ho bucherellata con una forchetta
per evitare che si potesse gonfiare in cottura.
Ho lessato due patate piuttosto grandi per 8 minuti nel microonde.
Sul fondo della torta ho messo le fette di speck ( circa 100g)
ed il provolone piccante tagliato a pezzetti.
Ho schiacciato le patate sbucciate grossolanamente e le ho
distribuite sulla torta in modo uniforme.
Ho salato, pepato ed ho aggiunto una manciata 
di semi di finocchio. Poi in forno a 200° per 35 minuti.


L'ho servita tiepida con il formaggio ancora filante 
e le patate morbide e cremose.
E' stato un vero successo....da ripetere al più presto!


Alla prossima!


Cassette/i in legno fai da te


Oggi condivido un tutorial un po' particolare
di cui si capirà il senso la prossima settimana,
quando vi spiegherò perché ho costruito 
questo (ed un altro) cassetto in legno!


Ho comprato delle tavole e dei listelli legno, 
spessi circa 16mm, presso Brico e me li sono fatti tagliare
a misura direttamente nella falegnameria del negozio.


Ho assemblato la base e le sponde laterali del cassetto,
incollando i pezzi con la colla vinilica.
Una volta ben asciutta la struttura di base, ho costruito i due 
frontali, applicando, a distanza di 1/2 cm l'uno dall'altro,
i pezzi di listello pretagliato.


Una volta completati i due frontali ho
inchiodato nei punti di giuntura dei vari pezzi
aiutandomi con una sparachiodi.


Terminato il cassetto (o la cassetta: il motivo a listelli
del frontale lo fa somigliare parecchio ad una cassetta per la frutta!)
ho passato del mordente color castagno chiaro.


Ho passato solo uno strato di mordente
in modo che le venature del legno di abete risultassero
ben visibili, evitando di colorare l'interno.
Poi ho costruito un secondo cassetto, alto la metà di questo...
A cosa mi son serviti?
Lo scoprirete presto!


Alla prossima!


Country party per mia sorella

Un paio di settimane fa ho ospitato un
piccolo party per festeggiare il compleanno di mia sorella.
Inizialmente avevo pensato di allestire in terrazzo
ma poi il cattivo tempo ed un improvviso abbassamento delle temperature
mi hanno costretto ad organizzarmi in cucina.


Ho preso spunto dall'ambiente informale ed un po' 
rustico per ideare un menù dal gusto country,
dove formaggi, miele e confetture l'hanno fatta da padrone!


Ho servito diversi tipi di formaggi, 
freschi, stagionati e  semistagionati direttamente 
sui taglieri di legno su cui sarebbero stati affettati.
Accanto ad ogni tipo di formaggio ho accostato un
particolare tipo di miele o di marmellata
e vari tipi di crostini serviti in cestini di vimini.


Ho accostato anche qualche varietà di salami, cacciatorini 
e insaccati di vario tipo.
Non potevano mancare delle patatine per i più piccoli
che ne vanno ghiotti, servite in buste di carta da fornaio,
per accentuare lo stile rustico della tavola.



Il piatto forte é stata una deliziosa torta rustica
con patate e speck , la cui ricetta vi darò presto,
e, per finire, una crostata campagnola con
marmellata di albicocche fatta in casa,
pinoli e mele.


Mio marito si è occupato delle bevande,
in particolare modo dei vini,
tra cui, molto apprezzato un Cerasuolo d'Abbruzzo
che, a mio avviso, si sposa magnificamente con un menù come questo!




É stata una festa davvero bella, poco impegnativa 
dal punto di vista delle preparazioni
cosa che, per l'ospite, é sempre un beneficio!



Alla prossima!


Grain sack style

Durante il generale periodico restyling della cucina,
non si é salvato proprio niente dalla mia voglia di cambiamento!
Non c'è un solo particolare che non sia stato rivisto, 
corretto, spostato o eliminato. Sapete che
la mia attenzione ai particolari é sempre molto alta, in quanto lascio
a loro il compito di cambiare volto ad una stanza!
Questa volta, a cadere sotto la scure del cambiamento,
é stata questo placemat rigido che uso sia per un'apparecchiatura
veloce che come centro tavola, durante i pranzi, per appoggiare
insalatiere, condimenti o le bottiglie di vino.
Poiché é un pezzo che tengo sempre a vista e a portata di mano,
ho deciso di intonarlo al resto della stanza che, allineandosi al nuovo salotto,
sta acquisendo uno stile farmhouse.
E cosa c'è di più "farmhouse" che un bel sacco per il grano?



Ho dipinto così la base con due mani di
Chalet Paint Old White, aspettando una perfetta asciugatura
tra una mano e l'altra. Per conferirgli un aspetto
"tela" ho passato la prima mano di pittura in un verso
e la seconda nell'altro.


Con l'aiuto del nastro isolante (poco colloso)
ho tracciato dei binari lungo i quali passare della Chalk Paint
nella tonalità Grey Linen.


Una volta asciugata anche la pittura grigia,
ho rimosso il nastro isolante e ho spruzzato una generosa
quantità di gommalacca che, oltre a proteggere il colore,
gli ha conferito un aspetto un po' ingiallito e disomogeneo,
ricreando proprio l'effetto di una vecchia tela rovinata 
dal tempo e dall'usura.


Eccola qua la mia "grain sack"!
Io la trovo bellissima ed elegante!
Uno di quei progetti che con poca spesa (leggi poco impegno)
donano una massima resa!


Alla prossima!

Roseto in terrazzo


Quest'anno, all'inizio della bella stagione, ho deciso
di dare una sostanziale ristrutturata alle fioriere esterne 
del mio terrazzino.


Ho sempre avuto molti vasi, sia di piante grandi perenni,
che di piantine stagionali, aromatiche, spontanee e..."sperimentali"!
Sinceramente mi ero un po' stancata dell'inevitabile confusione
che quella moltitudine di vasi creava, così ho deciso
di dare vita al mio sogno nel cassetto e creare un piccolo
ma meraviglioso roseto nelle fioriere!


Negli anni ho comprato, ricevuto in regalo,
piantato io stessa, diverse qualità di rose.
Ho due varietà  di rose rampicanti, una "Vittoriana",
con dei grandi fiori di colore degradante: rosa intenso al centro
che via via sfuma in un candido bianco all'esterno.



L'altra rosa rampicante é la varietà "Maria Teresa":
piccole ma profumatissime roselline a mazzo,
di colore quasi ciclamino. 


Poi ho una grande e prolifera pianta di rosa "Tea",
dal colore dolce e delicato come il profumo dei suoi splendidi fiori.
É una delle piante che amo di più, perché in origine 
(si parla di sei o sette anni fa) era una di quelle
piantine con le rose mignon, che in genere 
durano una o due stagioni, non di più.
Oggi è una delle rose più rigogliose e generose del mio
piccolo giardino sospeso! 


Un'altra varietà che da piccola é diventata enorme, é una
rosa rossa, molto prolifera ma poco profumata,
che cresce poco in altezza e molto in larghezza: i suoi fiori,
di grandezza contenuta, durano anche fino ad un mese!


Ci sono altre due piantine, una a rose gialle e una a rose rosa,
che però non stanno crescendo come volevo...
Probabilmente dovrò lavorarci un po' su!
Una delle piante che mi dà maggiori soddisfazioni é una che ho 
"creato io" manco fossi Madre Natura!
In origine era una rosa a gambo lunghissimo che avevo ricevuto
in regalo per il mio compleanno, da un'amica: la classica rosa singola
incartata in metri di rete sintetica! 


Il fiore, nonostante fosse reciso, durò fresco in vaso per oltre venti giorni!
Durante questo tempo, a ridosso di una spina, era spuntato un germoglio; così
ho tagliato al di sopra e al di sotto di questo getto e l'ho infilato nella terra!
Mi ero detta: vediamo se funziona!
Ha funzionato! E dopo circa  un anno da quel giorno,
mi ha donato due splendide rose a gambo lungo! 


Ho nove varietà diverse di rose, una più bella dell'altra e
tutte amatissime!
La mattina, appena mi sveglio, alzo la tapparella del soggiorno,
ed esco in balcone a salutarle, ad annaffiarle e coccolarle un po!
Loro sanno che le amo e ricambiano con una fioritura 
degna di un  piccolo roseto inglese! 


Alla prossima!

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