Conserva rustica di fichi secchi

Quando io e Rosalinda, mia sorella, ci troviamo a passare qualche giorno insieme, una delle cose che ci diverte fare è cucinare. Era così anche da bambine. Avevamo scovato, in un ricettario di mia madre, delle semplici ricette che non prevedevano cottura e quando avevamo fame ce le "cucinavamo" da sole. Da più grandi, invece, tornando da scuola all'ora del pranzo, se mamma era a lavoro e non aveva avuto modo di lasciarci qualcosa di pronto, ci sbizzarrivamo a cucinare ciò che l'appetito ci dettava o qualche manicaretto creato sul momento con quello che trovavamo nel frigo! 
A Natale preparavamo insieme biscotti, dolcetti e lieviti salati secondo le tradizioni familiari, in special modo quelli tramandati da nonna Maria, la nonna materna.
Tra questi dolcetti, tutti rigorosamente della tradizione siciliana, c'erano i "cuddureddi", delle frolle ripiene di marmellata di fichi secchi dall'aroma speziato e profumatissimo. 
Più che una marmellata vera e propria è una conserva, in quanto i pezzi di frutta sono tagliati grossolanamente e la cottura è assai più breve rispetto a quella necessaria per le confetture.
Scorza di arancia, chiodi di garofano, zucchero, vino e , ovviamente, fichi secchi di ottima qualità. Ne ho trovati di eccellenti in un negozietto di prodotti biologici il mese scorso e ne ho fatto una piccola scorta per l'inverno.
Così, durante l'ultima settimana di agosto, avendo trascorso ancora qualche giorno insieme nella casa di Tarquinia, non abbiamo perso l'occasione di metterci ai fornelli (beh, in realtà questa volta , lei era ai fornelli e io fotografavo!!!) e abbiamo preparato questa

Conserva di fichi secchi

Ingredienti:
2500g di fichi secchi di ottima qualità
3 cucchiai di zucchero semolato
3 o 4 chiodi di garofano
scorza di arancia tritata grossolanamente
mezzo bicchiere di vino bianco o rosè
qualche cucchiaio di acqua




Spezzettare grossolanamente i fichi e metterli in un tegame, insieme alle zeste di arancia, i chiodi di garofano, lo zucchero semolato e l'acqua.




Mettere sul fuoco e lasciar caramellare leggermente a fuoco vivace; abbassare la fiamma e coprire con un coperchio, controllando ogni tanto che il composto non si attacchi.



Una volta assorbita completamente l'acqua, versare il vino e continuare la cottura girando continuamente con un cucchiaio di legno, fino a che il vino non sarà completamente evaporato e la consistenza della conserva non sarà appiccicosa ma "asciutta".


A questo punto, mentre è ancora calda, metterla in vasi di vetro a chiusura ermetica,e lasciarla raffreddare completamente a testa in giù.
In questo modo si conserverà perfettamente fino al momento di usarla per preparare i dolcetti della nonna in periodo natalizio!



Spero vi sia piaciuta questa ricetta che per me ha un grande valore affettivo; il suo intenso profuma mi riporta a ricordi lontani nella mia infanzia: nonna Maria e mamma che la preparavano nella nostra cucina mentre io e mia sorella, guardavamo, imparavamo e attendevamo golose...
Alla prossima!

4 commenti:

  1. Ma che bella questa vostra passione comune^^ grazie per aver condiviso questa delizia^^ foto splendide come sempre ^^ un bacione <3

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  2. Grazie per la ricetta.
    Bellissime le foto..

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  3. Come sempre foto meravigliose, ricette nuove (almeno per me), e una buona dose di dolcezza e amore per la famiglia e le sue tradizioni...
    Ti abbraccio

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  4. MA SEI DIVENTATA LA REGINA DELLE FOTO!
    SONO MERAVIGOLOSE!
    UN ABBRACCIO!
    VY

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